Bike “La linea dei fortilizi”
(Terre dei Varano Offroad)

PERCORSO: Bike – “La linea dei fortilizi” (Terre dei Varano Offroad)

CATEGORIA: bike

DIFFICOLTA’: difficile

LUNGHEZZA PERCORSO: 38,6 Km

QUOTA MIN/MAX: 383 – 856 m.s.l.m.

DISLIVELLO SALITA: 1.767 m

PENDENZA MEDIA: +7,7%; -8,9%

DESCRIZIONE GENERALE: Piccoli castelli e roccaforti oggi custodiscono il fascino del paesaggio, come allora custodirono i domini del Ducato.

ITINERARIO

Il percorso della Linea dei fortilizi, coincide con il tracciato della gran fondo di mountain bike Terre dei Varano Offroad, una gara molto suggestiva che si svolge ogni primavera nella città ducale. L’impegnativo percorso è un grande anello che tra duri sali-scendi costeggia i resti di alcuni dei castelli e delle roccaforti che facevano parte dell’imponente linea difensiva fatta erigere dalla Signoria dei Da Varano per proteggere il ducato camerte. Boschi montani, sentieri avvincenti, scorci improvvisi, Chiesette nascoste, limpidi ruscelli, castelli inaspettati e borghi medioevali caratterizzano questo avvincente e sfidante percorso.

Si parte dal parcheggio sito di fronte alla sede del Contram in Via Le Mosse a Camerino. Si prende la SP18 fino alla località I Ponti e si prosegue a dx in direzione Arcofiato. Si procede a sx fino a costeggiare la strada di accesso al Convento di Renacavata, culla dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, affrontando il primo strappo in salita fino a raggiungere il valico. Subito prima della discesa si imbocca a sx la strada per la località Torrone, si supera il paese e all’incrocio si imbocca la strada a dx in direzione Serrapetrona, fino a raggiungere il fortilizio di Torre Beregna. Prima della torre a dx si imbocca un sentiero che passa sotto al rudere di un hotel mai terminato e si risale fino a ricongiungersi sulla strada principale. All’incrocio si prende la strada bianca che sale verso l’osservatorio astronomico; all’incirca a metà salita si gira a sx e si imbocca un sentiero in discesa che passa proprio sotto l’osservatorio e sbuca sulla strada bianca per la località di Manfrica. Si prosegue a dx fino ad arrivare ad una sbarra, appena superata si prende ancora a dx in salita fino ad un altro cancello, che va superato e richiuso. Da qui inizia un sentiero in sali-scendi che aggira a mezza costa il Monte d’Aria soprastante, passando sotto alle pale eoliche che lo caratterizzano, fino a raggiungere la Chiesetta della Madonna della Neve. Dalla Chiesa si sale verso monte Colleluce e poco dopo aver superato la casetta della forestale, a sx si imbocca il suggestivo sentiero chiamato “Sherwood”, un single track tecnico che si snoda in un bel bosco. Usciti sulla mulattiera, si prosegue a dx e poi subito al primo incrocio a sx lungo il sentiero chiamato “L’imbranato”. Poco dopo aver intrapreso questa veloce e rapida discesa tra i boschi, girare a sx nel sentiero del “Boscaiolo”, che scende tra i castagni fino a sbucare in una strada bianca; quindi continuare a dx e poi dopo un breve tratto in salita, il percorso svolta bruscamente ancora a dx verso un’azienda vinicola. Superata la tenuta, si scende sulla strada asfaltata che conduce nel bel paese di Serrapetrona. Superata la piazza si prosegue per la strada asfaltata che ritorna a Camerino, ma si gira subito a sx per imboccare la “salita di San Francesco”, l’ascesa più lunga e dura del percorso che si inerpica fino alla Croce di Statte a q 836 metri. Dopo un tratto pianeggiante a dx inizia una discesa tecnica chiamata “La sassaia” per il fondo molto sconnesso. Si raccomanda prudenza e la discesa dalla bici nei tratti più scoscesi per i meno esperti. Arrivati al paese di Statte, si costeggia una casa-castello di recente costruzione molto caratteristica, imboccando un sentiero in discesa che si ricongiunge con la strada bianca principale. Percorso solo qualche metro in discesa si imbocca il sentiero sulla dx denominato “La corta”; prestare attenzione perché in alcuni periodi dell’anno il fondo potrebbe essere molto smosso. Il sentiero termina su una strada depolverizzata, si gira a dx e si segue la strada rimanendo sulla sx salendo alla Località di Capolapiaggia su strada asfaltata in scorrevole salita. Si gira a sx verso il paese di Capolapiaggia, prima di entrarvi c’è una svolta a dx lungo una larga strada bianca in discesa. Al primo incrocio, dove si trova una sbarra, si risale a dx e alla fine della ascesa si svolta sempre a dx per intraprendere la “salita di Paganico”. Allo sbocco del sentiero si svolta a dx fino a raggiungere il valico sulla strada asfaltata, quindi si volta a dx e subito a sx su strada bianca, in direzione San Gregorio. Raggiunta la Chiesa, si gira a sx e ci si inoltra nel sentiero che si snoda attraverso un secolare castagneto. Mantenendo sempre la sx nel bosco, si scende sulla SP22, quindi si svolta a sx per percorrere l’ultimo tratto asfaltato che riconduce a Camerino, nel punto di partenza.

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